Come di consueto nell’ultimo mese dell’anno, gli esperti ESET offrono le loro opinioni su come le nuove innovazioni avranno un impatto sulla nostra privacy, sicurezza e vita in un futuro poi non così lontano.

Il 2019 è stato un anno pieno di eventi e problematiche, ma inevitabilmente si concluderà a breve. Prima di entrare nel nuovo anno pieni di speranze e aspettative, facciamo un passo indietro per guardare a ciò che potrebbe accadere l’anno prossimo nel nostro rapporto annuale sulle tendenze della cybersecurity, analizzando quanto accaduto negli ultimi 12 mesi.

L’anno scorso c’è stato un rapido aumento nell’impiego delle tecnologie emergenti. Gli oggetti di tutti i giorni diventano sempre più intelligenti e connessi, tanto che le aziende li stanno incorporando negli edifici per aumentarne l’efficienza operativa e risparmiare milioni. Perfino le città si stanno attrezzando per adottare soluzioni intelligenti in modo da potersi orgogliosamente definire smart city. Ma le città sono pronte ad assumersi questa responsabilità dopo gli attacchi ransomware subiti?

Con l’apprendimento automatico (Machine Learning) sempre più in uso, molte attività sono state semplificate. Dalla verifica di grandi quantità di dati alla gestione delle attività di routine, questo meccanismo di apprendimento consente ai sistemi di migliorare il modo in cui vengono affrontati i problemi. Nel 2019 la ML ha acquisito notorietà a causa di un problema sempre più preoccupante: l’ascesa del deepfake. Questa tecnologia rende abbastanza inutile il detto popolare “vedere per credere”. Deepfake potrebbe essere sfruttato per danneggiare la reputazione di personaggi pubblici o addirittura influenzare l’opinione pubblica. La stessa tecnologia è stata applicata anche in contesti meno pericolosi: l’esempio tipico è FaceApp, l’applicazione che per alcuni mesi ha raggiunto un’incredibile popolarità, ma che ha destato anche più di una perplessità riguardo alla privacy dei suoi utenti. La nostra analisi evidenzia come i deepfake e le altre tecnologie basate sull’ML potrebbero influenzare la nostra vita nei prossimi mesi.

Un banco di prova importante sui suoi effetti sull’opinione pubblica si avrà l’anno prossimo in occasione delle elezioni presidenziali statunitensi. Le notizie false possono essere considerate alla stregua dei brogli elettorali e spesso possono essere diffuse da organizzazioni straniere nel tentativo di alterare le votazioni, perciò vale la pena fermarsi un attimo per considerare come la disinformazione e le notizie false abbiano un impatto non solo sulla politica, ma in generale sulla nostra vita quotidiana. Cosa possiamo imparare dalle precedenti elezioni per prepararci all’assalto delle false informazioni che verranno diffuse quando le campagne di disinformazione verranno lanciate sul serio? Il nostro rapporto potrà essere utile per orientarsi in questa nebbia di (dis) informazioni.

La privacy è un’altra questione indirettamente emersa dalle elezioni del 2016. Lo scandalo Cambridge Analytica ha fatto rivalutare a gran parte della popolazione mondiale il modo in cui viene trattata la nostra privacy. Negli Stati Uniti questo si è tradotto in un clima di sospetto quando si tratta di grandi aziende tecnologiche e di come proteggono i dati dei loro utenti. La legislazione si è quindi impegnata nell’affrontare il problema della privacy e del modo in cui le aziende gestiscono i dati degli utenti, ma l’opinione comune è che questi problemi non vengano affrontati con la giusta solerzia. Le aziende dovrebbero considerare le misure per la salvaguardia della riservatezza come un aspetto cruciale dei loro prodotti e non solo ad eventuali rimedi nel caso di violazioni. Il che pone la domanda: cosa possono fare di più le aziende e i governi per proteggere la privacy dei dati?

Con tutti i cambiamenti tecnologici in atto, a volte sembra difficile tenere il passo. Quelli più visibili si notano soprattutto nelle aziende e organizzazioni che cercano di soddisfare le esigenze dell’era digitale di oggi. Un punto cardine per le aziende che stanno intraprendendo un percorso di trasformazione digitale è di non sottovalutare mai il valore delle buone pratiche di sicurezza informatica. Questo continuo processo di informatizzazione sta trasformando anche il modo in cui funziona la nostra società. Le persone sono più consapevoli dei loro diritti e richiedono una migliore protezione per i loro dati, l’impiego di tecnologie all’avanguardia come la ML possono dare alle aziende che le adottano un grande vantaggio rispetto alla concorrenza, soprattutto in un momento storico come questo in cui i criminali informatici hanno decisamente intensificato i tentativi di violare le infrastrutture aziendali. Il nostro documento esamina tutte le sfide che le organizzazioni devono affrontare nel tentativo di vincere la corsa alla digitalizzazione.

Ma quest’anno ormai volge al termine, forse non è necessario correre; rallentiamo un attimo e ripensiamo a tutte le lezioni che ci ha offerto, in modo da poter affrontare il prossimo in maniera più preparata e a trascorrerlo forse un po’ più al sicuro.

L’articolo Cybersecurity Trends 2020: la tecnologia sta diventando più intelligente… vero? proviene da ESET Italia security blog.

Fonte: https://blog.eset.it/2019/12/cybersecurity-trends-2020-la-tecnologia-sta-diventando-piu-intelligente-vero/